Ernia del disco e colonna

Ernia Discale e Mal di Schiena: Esami da Fare

Ernia Discale e Mal di Schiena: Esami da Fare

I migliori esami per dolori lombari o cervicali e per una corretta diagnosi in realtà non esistono. Esistono invece quelli più indicati per la situazione individuale. Faccio un esempio: se caschi, hai un trauma alla colonna, sarà meglio per te eseguire una radiografia perchè è quella che evidenzia meglio le fratture. Se hai dolore o lombosciatalgia o cervicalgia senza causa apparente o dopo affaticamento o sforzo, ti occorre una risonanza magnetica.

Questa è in grado di evidenziare problemi dei tessuti molli, cosa che non è in grado di fare l'esame precedente.

E' chiaro che sarà sempre compito del medico prescrivere l'esame più indicato, in base ai sospetti di diagnosi rilevati dopo un'attenta anamnesi e  visita.

Ti elencherò comunque gli esami per la colonna, ti spiegherò quali sono le loro indicazioni, i loro limiti e cosa possono dirci.

Il primo esame che viene prescritto per dolori alla schiena o dolori al collo sono sicuramente le radiografie. Questo purtroppo non sempre con un indicazione ma spesso per motivi burocratici sanitari.

Cosa si può vedere con la radiografia?

Oltre le già citate fratture vertebrali, anche l'osteoporosi della colonna, l'artrosi vertebrale, la posizione o la deformazione delle vertebre, lesioni tumorali. La radiografia ha però un grosso limite. Nulla può dirci di preciso riguardo ai dischi, legamenti, nervi perchè non li vede. Unica informazione, peraltro indiretta, sui tessuti molli, è la presenza di discopatia e solo quando questa è veramente molto avanzata. Questo perchè se i dischi intervertebrali sono alterati si abbassano, allargandosi. Ecco quindi che quando lo  sono molto, alle rx si vedranno le vertebre ravvicinate tra loro.

La risonanza magnetica lombare, cervicale o della colonna, evidenzia invece un po meno bene le ossa ma rileva con una certa precisione le condizioni dei tessuti molli. Si possono evidenziare discopatie, protrusioni  discali, ernie discali, stenosi del canale vertebrale, stenosi dei forami, sofferenza midollare ecc...

La risonanza megnetica con contrasto è invece utile per le persone gia operate nella zona indagata, se si sospettano lesioni neoplastiche o infettive (discite) e in caso di dolori persistenti dopo intervento alla colonna. Questo per fare diagnosi differenziale tra recidiva dell'ernia del disco e eccesso cicatriziale. La prima non è vascolarizzata, mentre la seconda lo è.

La TAC invece vede bene l'osso e ci da anche informazioni, meno precise della risonanza, sui tessuti molli. Viene generalmente usata quando il paziente e claustrofobico o molto obeso e ha problemi a infilarsi nel tubo della risonanza. Altro motivo è quando ci sono delle clips metalliche di altre operazioni dato che durante la risonanza si viene esposti a un forte campo magnetico che potrebbe smuovere le parti in metallo. Tenere presente che non tutti i metalli reagiscono al magnetismo e molti di questi non creano problemi. Conviene informarsi presso chi ha eseguito l'intervento.

L'elettromiografia degli arti ci da informazioni sulla condizione dei nervi, ci informa se il problema è muscolare, ci può dare indicazione sul livello vertebrale problematico.

I potenziali evocati sono un esame molto specialistico volto a capire a quale livello del sistema nervoso il problema è generato.Viene usato solo in casi molto specifici.

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